Pubblicato il:  08/02/2018 Ultima modifica:  08/02/2018 Scritto da:  Pubblicato da: Andrologia RomaAndrologia Roma Segreteria Androclinic 

Trattamento pene curvo: gli incurvamenti del pene possono essere congeniti o acquisiti

Quelli congeniti possono essere distinti a loro volta in un gruppo con interessamento dell’uretra e in un altro senza interessamento dell’uretra .

Nel primo gruppo la più frequente associazione malformativa si ha con la brevità congenita dell’uretra, (con meato in sede, con ipospadia o epispadia) associate o meno alla presenza di corde fibrose pericavernose oppure ad ipoplasia segmentaria della membrana albuginea.

Nei casi con “uretra corta” coesistono quasi sempre corde fibrose intercavernose, pericavernose e intraspongiocavernose.

Gli incurvamenti acquisiti possono derivare da Induratio Penis Plastica (IPP)

da infiammazioni del tessuto cavernoso, da traumi penieni (frattura del pene) o possono essere iatrogeni, cioè conseguenti a interventi chirurgici sul pene (uretroplastiche, esiti di chirurgia per Induratio Penis Plastica ecc.).

Il pene può avere una curvatura in qualsiasi direzione:

verso l’alto, il basso, i lati. Qualche volta la curvatura può essere più complessa o, addirittura, associata a rotazioni assiali. L’angolo di curvatura può essere più o meno accentuato e ad angolo acuto oppure ad arco.

Nel caso di curvatura congenita, il paziente giunge generalmente all’osservazione del medico dopo aver constatato tale situazione patologica in occasione dello sviluppo sessuale oppure è lo specialista a fare la diagnosi di Recurvatum in un paziente che lamenta, nella maggior parte dei casi, problemi di erezione o difficoltà nella penetrazione.

Le curvature sia congenite che acquisite del pene si associano a disturbi erettili dovuti ad una sindrome di fuga venosa oppure a difficoltà meccaniche nel coito che riguardano anche la partner che può lamentare dolore e quindi obbligare a determinate posizioni durante la penetrazione.

L’ispezione e la palpazione permettono di diagnosticare eventuali malformazioni o patologie associate;

per quanto riguarda la diagnostica strumentale, l’auto-foto ha rappresentato sino a poco tempo fa l’elemento diagnostico fondamentale, ovviamente con i limiti che tale metodica comporta nella determinazione dell’angolo del recurvatum e del suo giusto orientamento.

Attualmente si ricorre alla induzione dell’erezione con farmaco-infusione intracavernosa di sostanze vasoattive (Prostaglandine);

in tal modo, ambulatorialmente, tramite fotografia, si ha un’accurata misurazione del raggio della curvatura e degli angoli, sia dell’asse penieno, sia dei rapporti tra questo ed i piani frontale e sagittale.

Terapia chirurgica della curvatura peniena.

L’intervento chirurgico per la correzione della curvatura peniena è indicato laddove sussistono difficoltà coitali, per ripristinare la lunghezza del pene, oppure quando è il paziente a richiedere, per ragioni estetiche, la correzione della curvatura.

La tecnica chirurgica utilizzata varia a seconda del tipo e del grado di curvatura e va dalla semplice correzione mediante la nota tecnica di Nesbit da noi modificata, fino a interventi più complessi con l’asportazione della placca da Induratio Penis Plastica (IPP) con patch e, all’inserimento di impianto protesico intracavernoso nell’eventualità della presenza di disfunzione erettile non farmaco-rispondente. 

L’intervento chirurgico viene da noi eseguito in regime di day-hospital, cioè con un solo giorno di degenza ed in anestesia loco-regionale.